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Ferrovie dello Stato.

Ente pubblico istituito con legge 17 maggio 1985 n. 210, che subentra alla preesistente azienda autonoma delle ferrovie. Spetta al ministro dei Trasporti indicare obiettivi e finalità della gestione ferroviaria, nonché proporre la nomina e la revoca del presidente e degli altri membri del consiglio di amministrazione. La gestione tecnico-amministrativa è disciplinata dal diritto privato per garantire all'Ente efficienza e agilità operativa. Nel 1988 veniva nominato amministratore straordinario dell'Ente Ferrovie Mario Schimberni, l'ex presidente della Montedison. Abbandonata la carica nel 1990, veniva sostituito dal repubblicano Lorenzo Necci. Si presentavano anni difficili per il sistema ferroviario italiano che, oltre il famoso scandalo delle "lenzuola d'oro", risultava essere non economico e poco efficiente e che necessitava miglioramenti nei collegamenti, soprattutto in quelli transalpini. Nel 1991 lo stesso Necci e il consigliere delegato Ercole Incalza, in presenza del ministro dei Trasporti Carlo Bernini, sottoscrivevano gli accordi che avrebbero dato il via al maxi-progetto ferroviario per convogli ad alta velocità.